Una sfida difficile ma stimolante!
Un’ulteriore prova per Framestore è stata quella di restituire un ambiente credibile, e allo stesso tempo affascinante, del paesaggio roccioso di Marte.
Per questo difficile compito il team ha potuto sfruttare in buona parte la pipeline di lavoro definita per Gravity, con software in grado di gestire al meglio il calcolo di render volumetrici e texture in altissima risoluzione. Come reference per la modellazione e la creazione del mood generale delle sequenze, gli Artisti di Framestore si sono avvalsi di riferimenti fotografici e dati satellitari forniti direttamente dalla NASA.
Framestore ha realizzato anche la lunga sequenza finale, dove dal punto di vista tecnico è presente tutto ciò che solo un team di produzione realmente competente può affrontare.
Va infine ricordato che le intere sequenze realizzate per The Martian, sono state definite in 3D Stereoscopico nativo: un ulteriore livello di complessità affrontato al meglio grazie alla collaborazione con The Third Floor (software house americana specializzata in sistemi di Pre-Visualizzazione, www.thethirdfloorinc.com), all’utilizzo di hardware dedicato come le telecamere digitali Red Camera 5K (www.red.com) e all’impiego estensivo del toolset software "Ocula".
Abbiamo quindi appurato come The Martian possa essere incasellato all’interno di diversi generi cinematografici senza tralasciare un aspetto tecnico e artistico di prim’ordine, e come la presenza di esseri verdi, luminescenti e dai neri occhi di giada non siano neanche lontanamente contemplati né dal romanzo originario né tanto meno dalla sua trasposizione cinematografica.